Cenni storici
Villa Carlotta è una splendida villa barocca che sorge sul Lago di Como. E' formata da un edificio e da un parco fra Tremezzo e Cadenabbia. La villa e il nucleo originario del giardino, con i ripiani terrazzati, furono fatti costruire, tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII, dal marchese Giorgio Clerici.
Nel castigato e severo barocco dei suoi prospetti la villa è ancora oggi uno dei più significativi esempi di palazzo di campagna della nobiltà lombarda alla fine del Seicento.
Passata nel 1801 in proprietà di Gian Battista Sommariva, la villa acquistò grande fama nelle guide e nei libri di viaggio relativi ai laghi (il primo Ottocento è l'età della riscoperta del paesaggio) per le opere d'arte neoclassica che vi raccolse il Sommariva: si ricordano le sculture del Canova e il lungo fregio marmoreo del Thorvaldsen col trionfo di Alessandro Magno.
Acquistata nel 1843 da Marianna dei Paesi Bassi, che nel 1847 la donò alla figlia Carlotta andata sposa al duca di Sassonia-Meiningen, la villa prese allora il nome col quale è universalmente nota.
Il giardino
Il giardino di Villa Carlotta è da sempre ammiratissimo: prettamente secentesco e lombardo nelle parti architettoniche, settecentesco nei ricami delle aiuole e dei prati, esso si snoda sul declivio di un colle sino alla sommità, dove ai tempi del Sommariva sorgeva ancora il tempietto dell'Amicizia, oggi scomparso, con una vegetazione varia e rara.
Le sale
Le sale della villa sono adibite a museo di arte neoclassica: insigni opere d'arte provengono da Palazzo Reale di Milano come gli Affreschi strappati dalla sala del trono con l'Apoteosi di Napoleone e le virtù dell'Appiani; il Centro da tavola del vicerè in pietre dure; mobili di Giuseppe Maggiolini e di Giocondo Albertolli; oreficerie di Luigi Manfredini.