Con la morte del Re Sole nel 1715 e la reggenza di Filippo duca di Orléans (1715-1723) si entra nel periodo aureo del mobile per la diversa dinamica sociale che richiede arredi diversi, più comodi e dinamici.
Lo stile reggenza si evolve dal precedente Luigi XIV e segue le nuove esigenze di vita in società; con il matrimonio di Luigi XIV e Madame de Maintenon nel 1685 Versailles cambiò molto sotto la guida e i gusti della moglie del re.
I nobili ritornarono in città e Parigi ritornò ad esser la capitale del gusto e così rimase fino al regno di Luigi XV. Ora le parole d’ordine negli arredi erano due: eleganza e comodità lasciando al passato lo stile pomposo che serviva alla magnificenza del re.
Alla morte di Luigi XIV, Filippo d’Orléans incoraggiò questo movimento verso Parigi stabilendo la corte nella capitale, nel Palais Royal, e trasferendo da Versailles alle Tuleries il re, che aveva cinque anni.
I salotti dominati dalle donne divennero il centro della mondanità dove regnava lo stile, classe e leggerezza dove poter ricevere e conversare.
Il nuovo stile
Lo stile reggenza si situa a mezza via fra lo stile Luigi XIV e il rococò Luigi XV, di fatto lo stile supera il periodo politico della Reggenza come episodio di governo che ricordo è il periodo di transizione tra il regno di Luigi XIV e Luigi XV.
Per motivi finanziari, negli ultimi anni del regno di Luigi XIV, al posto delle pietre dure si erano diffuse le Médailleur nello stile di Boulle, per la raccolta delle medaglie di Luigi XIV. Le applicazioni in bronzo dorato agli angoli superiori servivano per proteggere l’impiallacciatura ma divennero motivo di ornamento sempre più fine ed elaborato che richiedeva un lavoro particolare.
La gente alla moda aveva anche cominciato a orientarsi verso i mobili curvilinei, preferendoli a quelli di forme rettangolari di stile Luigi XIV. Questi orientamenti proseguirono e si accentuarono sotto la Reggenza.
Nuove ispirazioni
Celebri mobilieri furono Robert de Cotte, Boulle, Jean Brain, e Charles Cressent che preannunciarono il rococò ispirandosi anche alle opere architettoniche del barocco italiano di Borromini e Bernini. Grande influenza sullo stile la diede anche il pittore Jean Antoine Watteau. Mobili, arazzi e porcellane riproducono suoi quadretti dove negli eterei paesaggi disegna cortigiani, sacerdoti, idoli, tempietti e parasoli.
Principali innovazioni dello stile
La forma dei mobili rimane piuttosto pesante anche se con innovazioni: le linee si incurvano, i sedili diventano più tondi, le gambe si allungano e assottigliano rendendo i mobili più alti e leggeri. Le traverse a X scompaiono dalle gambe dei tavoli mentre le poltrone e i sedili hanno braccioli più corti per permettere alle dame di sedersi meglio con le vestiti ampi.
Il mobile contenitore più importante era il cassettone, che poteva essere di due tipi principali: c’era la commode à la Regence con tre cassetti sovrapposti e gambe corte, e il cassettone con due o quattro cassetti su due file e gambe lunghe. C’erano poi tante piccole varianti di questi due tipi. Una variante importante era l’erìcoignure, la cantoniera, che veniva di solito fornita a coppie. Verso la metà del secolo il cassettone si arricchì di due sportelli che ne chiudevano la parte anteriore e si chiamò in questa versione commode à van.