Clara Peeters (Anversa 1594 forse morta dopo il 1657) fu una pittrice appartenente alla tradizione pittorica del barocco fiammingo, probabilmente si formo in Olanda che era nel pieno del secolo d’oro olandese. Clara dipinse quadri tra il 1607 e il 1621, dopo le informazioni sono meno chiare ma probabilmente lavorò fino alla metà del 1630. La sua arte si caratterizza con dipinti di nature morte in particolare nature morte di cibi e pietanze per la colazione.
La vita di Clara Peeters
Non si hanno molte informazioni sulla vita dli Clara Peeters, probabilmente ha studiato ad Anversa e si è sposata in tarda età così come è accaduto a Sofonisba Anguissola e probabilmente ha smesso di dipingere dopo il matrimonio a metà degli anni 30 del 600. Durante la sua vita Clara ha viaggiato per poi stabilirsi ad Amsterdam nel 1617. Alcuni critici dell’arte pensano che abbia avuto una piccola scuola di pittura. Non è certa la data di morte, alcuni pensano si avvenuta nel 1657.
L’apprendistato della pittrice
Il primo dipinto risale al 1607 quando la pittrice aveva solo 13 anni, è un dipinto molto accurato, con grande abilità tecnica. Questo ci fa pensare che abbia lavorato molto per impadronirsi della tecnica ad Anversa, capitale della pittura fiamminga famosa per i dipinti fini e dettagliati. Probabilmente fu membro della Corporazione di Anversa dei pittori (Corporazione di San Luca).
I dipinti di Clara Peeters
Abbiamo informazioni precise sui dipinti di Clara perché tra il 1607 e il 1621 firmo i dipinti e scrisse la data in 31 quadri. Si ritiene che di altri 76 quadri siano stati realizzati con la sua supervisione. Molti quadri hanno la sua firma nella decorazione del coltello nella scena del dipinto.
I suoi dipinti di nature morte che rappresentano cibo e pietanze fu una novità perché prima di lei erano stati realizzati solo 5 quadri con questi soggetti. La sua influenza sui pittori fiamminghi olandesi e fiamminghi è evidente non solo per il genere ritratto ma anche per l’uso monocromo del colore, per l’inquadratura e la compattezza degli oggetti ritratti.
Nelle opere prima del 1620 era affascinata dai riflessi della luce sui metalli così come Jan van Eyck, ha fatto dei piccoli autoritratti nei riflessi dei calici e delle tazze dorate.
Era bravissima anche a dipingere le trame delle stoffe, la superfice e la pelle degli animali come il mantello del gatto nella natura morta con i pesci. In questo dipinto il gatto è quasi tangibile mentre i riflessi creano creano un illusione pittorica dello spazio.
Dopo il 1620 il suo stile cambia e si concentra a dipingere pane e formaggi usando combinazioni monocromatiche.