Il XVII secolo rappresentò per la Francia il periodo detto “classico”, svoltosi quando la maggior parte dell'Europa era ormai inondata dalle forme barocche ma non si deve cadere nell'errore di contrapporre ciò che si trovò concomitante con il barocco. Del resto l'Europa praticò i due stili, barocco e classico, nel medesimo tempo.
L'arte francese, nel Seicento, era strettamente legata allo Stato: era lo Stato che curava l'insegnamento artistico, stabiliva le dottrine, dava le direttive e manteneva gli artisti; i migliori, inviati dall'Accademia di Francia a Roma, ottenevano in seguito incarichi reali, pensioni, onori e alloggiavano al Louvre; la pittura, sino al 1660, si distinse soprattutto per la ricerca di una cartesiana “clarté”. Tuttavia anche la Francia non difettò di geni barocchi come Georges de La Tour, Valentin de Boulogne e Simon Vouet.
La pittura francese del XVII secolo
Il classicismo francese, XVII secolo Abraham Bosse Georges de La Tour Valentin de Boulogne Simon Vouet Nicolas Poussin Claude Lorrain Le Nain Lubin Baugin Charles Le Brun Philippe de Champaigne Pierre Mignard Hyacinthe Rigaud Eustache Le Sueur Nicolas de Largilliere
La pittura francese del XVIII secolo
Il rococò francese XVIII secolo François Boucher Jean Honoré Fragonard Jeanne Antoinne Watteau Jean-Baptiste Joseph Pater Nicolas Lancret Jean Etienne Liotard Jean-Baptiste Siméon Chardin Van Loo Charles Nicolas Cochin Jean-Baptiste Perroneau Maurice Quentin de La Tour Jean-Marc Nattier Alexander Roslin Louis de Carmontelle Jean-Baptiste Greuze Adélaïde Labille-Guiard Elisabeth Vigeè le Brun
Georges de La Tour, Trucco con asso di fiori (1620). Il pittore fu uno dei più originali seguaci francesi dell'arte di Caravaggio per via del naturalismo e dei giochi di luce e ombre che caratterizzano le sue opere