Non è un mistero che i matrimoni combinati dei sovrani spesso rappresentino una vantaggiosa alternativa a più macchinose operazione diplomatiche e che, frequentemente stipulati tra “illustri” sconosciuti o addirittura tra bambini, si riducano ad un legame di facciata che poco ha a che fare con i sentimenti.
Tuttavia queste verità lapalissiane sono sembrate esser eccezione per il re Sole, a quanto ci riportano moltissimi biografi coevi del sovrano e a noi contemporanei.
E' posto un accento particolare nel sottolineare quanto il giovane Luigi fosse infelice accanto alla sua sposa, l'Infanta Maria Teresa di Spagna, come se da questa unione, stipulata per mere questioni successorie al trono spagnolo, il re ventiduenne si attendesse vera felicità.
Lo spirito ardente, umanissimo e appassionato del sovrano, dedito alle arti e ai divertimenti e in gioventù veramente poco osservante dell'etichetta reale e della morale cattolica, rappresentate e custodite dal Cardinale Mazzarino e da sua madre la regina Anna d'Austria, probabilmente soffrì particolarmente del senso di estraneità che c'era con la giovane spagnola, schiva, riservata e silenziosa.
Il rapporto tra il re e la sposa inizialmente era stato di buona intesa e civettuolo. Il re le mandava dei versi, la regina gli rispondeva. Poi arrivò per ambedue lo stesso confidente (il marchese d'Angeau) e la vena poetica ebbe termine.
Sin da giovanissimo ebbe numerose amanti ma ben presto si accorse che neppure il “Sole”poteva permettersi di avere “scappatelle”senza rispettare un'etichetta e un codice morale e comportamentale degni di un re cristiano voluto direttamente da Dio. Nel corso degli anni Luigi riuscì a conciliare queste esigenze formali con le sue di amante volubile e insoddisfatto, “istituzionalizzando”a corte più di 50 tra amanti e favorite e una decina di figli illegittimi, senza subire sostanziali “scossoni”alla sua autorità e al prestigio pubblico della sua figura.
Molte di queste amanti divennero famose ed influentissime a Versailles, prima fra tutte l'intraprendente M.me de Maintenoin, che fu legata in matrimonio al re segretamente e che ebbe su di lui un'influenza costante, fin tanto da riuscire ad allontanarlo da tutte le frivolezze che aveva amato in gioventù e a far sprofondare la corte in un clima bigotto e moralista.
Da numerosi biografi è riportato questo aneddoto sulle frequenti e malcelate infedeltà del giovane sovrano: il cardinale Mazzarino aveva invitato più volte Luigi, novello sposo, a non concedere i suoi favori ad altre dame se non alla sua legittima sposa, in nome di una condotta cristiana irreprensibile.
Il re, assetato di vita e di esperienze gaudenti e non ancora gravato dalle responsabilità di governo, aveva ignorato questi richiami alla moderazione e alla morigeratezza.
Poiché il cardinale non demordeva con le sue critiche costanti, il re finse di mostrarsi pentito e per ringraziarlo del suo intervento moralizzatore, lo invitò a pranzare con lui.
Il cardinale fu lieto di trovare sulla tavola il suo piatto preferito: le pernici ripiene. Il re, ammirato dal gusto con cui il cardinale aveva consumato il pasto e dalla sua amabile compagnia, lo invitò anche per il giorno successivo. Anche il giorno seguente, il menù prevedeva pernici ripiene, ma Mazzarino fu comunque soddisfatto e mangiò con gusto.
L'invito si ripetè per il giorno successivo e quello ancora dopo...ma anche le pietanze erano tristemente ripetitive: ancora, immancabilmente pernici!!
Il cardinale cominciò a mostrare insofferenza e quasi disgusto per quello che un tempo era stato il suo cibo più gradito e il re, notatolo, non potè che commentare con sagacia:
“Cardinal....vous avez tujours perdrix...et moi tujours reine?”
leggi anche Curiosità sul re Sole e la sua epoca