Verso la fine del 1760 la pittura inglese si arricchì di un nuovo senso di chiaroscuro e di una maggiore attenzione al dettaglio e alla composizione. I ritratti assunsero un tono vagamente bizzarro tanto da essere definiti "impudents", sfrontati. Un esempio di ritratto sfrontato è quello di Lady Molyneux di Gainsborough, con la sua posa aristocratica alla Van Dyck, la squisita morbidezza del modellato e l'eccezionale bravura mostrata nel tratteggiare l'abito satin, il tutto ovviamente con il preciso compito di fare colpo sul pubblico.
Isabella, Viscountess Molyneux, Thomas Gainsborough, 1769
Gainsborough non fu mai soddisfatto di quello che lui definiva "impudents style", creato per necessità, nato per competere con gli altri quadri portati alle esposizioni pubbliche. La verità è che nel 1772, il pittore fu sottoposto a dure critiche per quella sua mania di "sporcare" qualsiasi colore di porpora, e per realizzare dei toni di colore troppo smaglianti.
Particolarmente sensibile, Thomas Gainsborough fu sempre molto attento a quello che accadeva intorno a lui. Come testimoniò Reynolds: "Aveva l'abitudine di annotare in continuazione tutto ciò che vedeva, che gli capitava dinanzi, qualsiasi espressione peculiare come qualsiasi aggregazione casuale di figure, effetti di luci e di ombre, avvenimenti che comparivano o si succedevano nel paesaggio circostante, nel cielo, mentre camminava in strada, solo o in compagnia....Non gli sfuggiva mai nulla".
Due eterni rivali
Al contrario del razionale e calcolatore Reynolds, Gainsborough era più intuitivo, dotato di grande spirito ma anche di una buona dose di insofferenza alle regole. E. H. Grombrich racconta un episodio che mette in luce, insieme al temperamento di Gainsborough e all'impossibilità di stabilire in arte delle leggi precise, l'antagonismo che si era andato creando tra lui e Reynolds:
Quando sir Joshua Reynolds spiegò agli studenti della Royal Accademy che l'azzurro non deve apparire nel primo piano dei quadri, ma deve essere riservato agli sfondi lontani e ai colli che sfumano all'orizzonte, il suo rivale Gainsborough, volendo dimostrare che queste regole accademiche sono per lo più prive di senso, dipinse il famoso Ragazzo in azzurro, il cui vestito al centro e in primo piano si staglia spendidamente sul bruno caldo dello sfondo.
The Blue Boy, 1770, Thomas Gainsborough
Verso il 1780 Joshua Reynolds si "vendicò" dell'originale collega soprannominando "fancy-pictures", pitture di fantasia, i suoi ritratti eseguiti un pò alla maniera di Murillo, un pò sull'onda del sentimentalismo di Greuze. In effetti in molte delle "fancy-pictures" di Gainsboroughabbondano i chiaroscuri, i contrasti tra luce e tenebre, i toni incerti. Vale a dire sono presenti tutti quegli effetti che non servono a fondare una problematica della luce ma che stimolano sensibilità, conferendo all'oggetto da contemplare un aspetto piacevole e in un certo senso inquietante. I colori e le linee del dipinto assumono così una loro autonomia espressiva al di là dei temi rappresentati e portano in primo piano una problematica della percezione del particolare in ogni pennellata, che da vita a una mancanza di figuratività. Ma per Gainsborough il binomio "genio e regolatezza" rappresentava il peggior nemico che un artista potesse incontrare.