Il 18 luglio 1668 a Versailles ebbe luogo Il Grand Divertissement Royal, uno degli intrattenimenti più sontuosi che la storia ricordi: fu molto più che una festa, ma l'occasione di mostrare la sontuosità, la gloria e l'opulenza di Luigi XIV all'apice del sua potenza.
Si celebrava la firma trattato di pace di Aix-la-Chapelle, che segnò l'incorporazione di diverse città fiamminghe in Francia (Lille, Douai, Dunkerque, ecc) .
Per celebrare la vittoria sulla Spagna Luigi XIV spese la somma strabiliante di 117.000 lire, un terzo di quanto aveva speso per realizzare l'intera Versailles, per un'unica promenade nei giardini costellata di mirabolanti e continue sorprese.
Un fortunato testimone oculare
Andrè Felibièn riporta una descrizione dettagliata della serata nella sua Relazione della Festa di Versailles, 18 luglio 1668:
Dopo essere arrivato da Saint Germain, il re apre i festeggiamenti verso le 18 con una visita all'ultima novità del parco: la Fontana del Dragone, quella con il getto più potente di tutte le altre. Poi conduce gli invitati al boschetto della Stella dove, all'intersezione di 5 viali alberati, è stata allestita una splendida collazione accanto ad una fontana con laghetto circondata dal verde: cinque tra buffet e credenze decorate con ghirlande di fiori sono sormontati da altissime piramidi di frutta, dolci di marzapane, carni e splendidi vasi colmi di liquori e composte. In mezzo ai tavoli è posto un getto d'acqua alto 10 metri.
Dopo il pasto, gli invitati vengono trasferiti in carrozza in quello che sarà il sito della futura fontana di Saturno, per assistere alla comèdie-ballet di Lully e Molière Georges Dandin, rappresentata nel magnifico teatro a trompe l’œil di Vigarani, che poteva accogliere 1200 persone.
La scena viene sollevata solo quando il re si è accomodato, svelando un giardino di inaudita bellezza. All'ingresso dei satiri portano sulle loro teste ceste piene di fiori. Illuminato da 32 candelabri di cristallo, per l'occasione è stato ornato di sontuose tappezzerie e ricoperto da un enorme drappo di seta blu con il motivo del fleur de lis, che funge da “tetto”. La commedia è molto gradita al re che così si complimenta con Lully: Sieur Lully ha trovato il segreto per soddisfare e deliziare tutti; perché non c'è niente di più bello o meglio inventato.
In lontananza, sono state montate due terrazze di marmo bianco circondate da un canale nel quale mascheroni dorati e vasi in bronzo riversano acqua. Ad una estremità del canale dodici getti d'acqua formano altrettanti candelieri, nell'altra estremità si può ammirare si può ammirare un superbo edificio sormontato da una cupola.
I partecipanti vengono condotti nel luogo della futura fontana di Flora, in un ambiente ottagonale con pareti alte 15 metri costituite da graticci ricoperti di rampicanti e fiori sormontate da una cupola ricoperta di fogliame e di un'infinità di luci: al centro un grande buffet tondo ornato da una fontana in roccia con un Pegaso che zampilla acqua e magnifica argenteria d'ogni foggia e dimensione.
Il re prende posto a questo tavolo con le dame che hanno l'onore di essere prescelte.
Lì accanto, coperto da una tenda, c'è il tavolo della regina, e otto tavoli da 20 e più coperti per gli altri invitati. Tre tavoli per gli ambasciatori erano stati sistemati presso la grotta di Teti.
Al banchetto segue un balletto allestito in un teatro montato per l'occasione vicino al sito della futura fontana di Cerere, al quale si accede passando per una galleria di verzura chiusa da una grotta rocciosa. Il piccolo teatro, progettato da Le Vau, ha forma ottagonale ed è completamente rivestito in marmo e porfido.
I festeggiamenti si concludono con un'incredibile spettacolo pirotecnico. Dal fondo della grande prospettiva i fortunati spettatori possono godere la vista della reggia illuminata a giorno dall'interno,
preceduta lungo il parterre di Latona da statue illuminate e da vasi dipinti. L'effetto mozzafiato è completo!
Dopo la festa, il re e la regina, con tutta la corte, si sono ritirati a Saint Germaine en Laye, e il solo delfino è rimasto a Versailles.
Versailles, centro del mondo
Questa stravagante celebrazione segna un vero spartiacque nella storia della festa e dell'estetica barocca, segnando un punto di inarrivata sontuosità e di sperimentalismo nella commistione e nell'incastro perfetto di tutte le arti plastiche, figurative, musicali e ludiche all'epoca a disposizione.
L'evento segna anche un interesse crescente del re verso Versailles, che da luogo di intrattenimento sarebbe presto diventata sua dimora fissa e sede delle riunioni di governo.