Negli anni ‘80 nasce l’heavy metal neoclassico, caratterizzato dalla contaminazione del metal con la musica classica. Uno dei pionieri è Yngwie J. Malmsteen, virtuoso chitarrista svedese che s’ispira alle musiche di Vivaldi, Bach, Paganini e Albinoni.
Figlio di musicisti, Yngwie si appassiona alla musica classica fin da bambino. All’età di 7 anni rimane colpito dalle celebrazioni per i funerali di Jimi Hendrix trasmessi alla televisione, e decide di diventare una rockstar. La sua carriera comincia nel 1983, quando manda una demo al produttore americano Mike Varney che riconosce il suo talento e lo invita a cercare fortuna negli USA. Il primo album, Rising Force, esce nel 1984 e contiene alcuni dei suoi brani più famosi e riusciti: Black Star e Far Beyond the sun.
La figura di Malmsteen è molto controversa: viene spesso accusato di eccedere in virtuosismo tecnico e in narcisismo. Tuttavia, il suo nome non può essere ignorato e figura ininterrottamente da vent’anni nelle classifiche dei migliori chitarristi rock del mondo. Senza dubbio Malmsteen ha contribuito ad elevare lo studio della chitarra rock portandola a vertici tecnici ed espressivi mai raggiunti prima.
Il suo stile ha ispirato numerosi chitarristi, tra i quali Michael Angelo, Joe Stump (un vero e proprio clone), Michael Romeodei Simphony X e Timo Tolkki degli Stratovarius. Caratteristiche peculiari dello “stile Malmsteen” sono il vibrato e frequenti richiami barocchi a base di trilli, legati e arpeggi.
I padri putativi rock di Malmsteen sono Jimi Hendrix e Ritchie Blackmore, chitarrista dei Deep Purple. Da Blackmore Yngwie prende l’idea di scavare il manico delle sue chitarre per migliorare l’espressività del tocco. Dal 1988 la Fender commercializza la Stratocaster Malmsteen, con tutti i tasti scavati (scalloped). Insieme a Eric Clapton, Malmsteen è il primo chitarrista ad avere uno strumento signature per la Fender.
Nel 2001 Malmsteen si è esibito con la Japan New Philarmonic Orchestra nel Concerto Suite for Electric Guitar and Harmonic Orchestra in E flat minor, inciso nel 1998. Del concerto è stato realizzato un cd e un dvd.
Best of:
Rising Force (1984)
Marching Out (1985)
Trilogy (1986)
Odyssey (1988)
Fire and Ice (1992)
The Seventh Sign (1996)
Concerto Suite for electric guitar and orchestra (1998)
Alchemy (1999)