Il giovane orologiaio
Pierre Augustin Caron de Beaumarchais, drammatista francese, nacque a Parigi il 24 gennaio 1732. Suo padre, un orologiaio chiamato Caron, lo indirizzò allo stesso mestiere. Era un ragazzo precoce e vivace, scaltro, sagace, appassionato amante della musica e permeato da un forte desiderio di crescere nel mondo. A 12 anni inventò un nuovo scappamento per orologi, che fu piratato da un orologiaio rivale. Il giovane Caron pubblicò immediatamente la sua lagnanza nel Mercure, e riferì la faccenda all’Accademia delle Scienze, che decise in suo favore. Questo affare lo portò all’attenzione della corte; fu nominato, o almeno si nominò, orologiaio del re, che ordinò da lui un orologio simile a quello che aveva fatto per Madame de Pompadour. La sua bella figura e la sua fresca sicurezza gli permisero di fare la sua parte a corte. Mme Franquet, la moglie di un vecchio ufficiale di corte, persuase suo marito a cedere il suo ufficio al giovane Caron, e, alla morte di suo marito, pochi mesi dopo, sposò il bell’orologiaio. Caron nello stesso tempo assunse il nome Beaumarchais; e quattro mesi dopo, comperando l’ufficio di segreteria al re ottenne una patente di nobiltà.
Gli affari Duverney e Goezman e i Memoires
A corte il suo talento musicale lo portò all’attenzione delle sorelle del re, che lo ingaggiarono per insegnare loro l’arpa. Questa posizione gli permise di conferire un leggero favore al grande banchiere Joseph Duverney, che testimoniò la sua gratitudine dando a Beaumarchais una parte nelle sue speculazioni. Nel 1764 fece un viaggio in Spagna, in parte con obiettivi commerciali in vista, ma principalmente per l’affare Clavijo. José Clavijo y Fajardo aveva promesso due volte di sposare la sorella di Beaumarchais, e aveva mancato di mantenere la sua parola. L’avventura non ebbe la tragica fine del Clavigo di Goethe poiché Beaumarchais non perseguì la sua vendetta oltre le parole. Beaumarchais fece il suo primo saggio come scrittore per il palcoscenico con il dramma sentimentale Eugénie (1767), in cui parlava in larga parte dell’incidente di Clavijo. Questo fu seguito dopo un intervallo di due anni da Les Deux Amis, ma entrambi non hanno avuto che un moderato successo. La sua prima moglie era morta entro un anno dalle nozze e nel 1768 Beaumarchais sposò Mme Lévêque. La sua morte nel 1771 fu il segnale per infondate voci di avvelenamento. Duverney morì nel 1770; ma qualche tempo prima della sua morte era stato compilato un duplice accordo degli affari fra lui e Beaumarchais, in cui il banchiere si riconosceva debitore a Beaumarchais di 15,000 franchi. L’erede di Duvernay, la contessa de La Blanche, negò la validità del documento sebbene senza disonorarlo come un falso. La questione fu messa sotto processo. Beaumarchais vinse la sua causa, ma il suo avversario immediatamente portò il caso al parlamento. Nel frattempo il Duca di Chaulnes forzò Beaumarchais in una lite su Mdlle Menare, un’attrice della Commedia Italiana, che risultò negli imprigionamenti di entrambe le parti. Questo momento fu scelto da La Blanche per richiedere un giudizio del parlamento riguardo all’accordo di Duvernay. Beaumarchais fu rilasciato dalla prigione per tre, quattro giorni per vedere i suoi giudici. Fu, comunque, incapace di ottenere un colloquio con Goezman, il membro del parlamento nominato per riportare una cronaca sul suo caso. In fine, appena prima del giorno in cui il rapporto doveva essere consegnato, fu informato privatamente che, presentando 200 luigi a Mme Goezman e 15 alla sua segretaria, il colloquio desiderato avrebbe potuto aver luogo, se il risultato fosse stato sfavorevole i soldi sarebbero stati rimborsati. I soldi furono inviati e l’intervista ottenuta; ma la decisione fu avversa e i 200 luigi furono restituiti, i 15 andarono come spese alla segretaria. Beaumarchais,che aveva appreso che non c’era nessuna segretaria salvo Mme Goezman stessa, insistette per la restituzione dei 15 luigi, ma la signora negò tutta la conoscenza dell’affare. Suo marito, che probabilmente non era inizialmente a conoscenza dei dettagli della transizione, indubbiamente pensava che il contendente sconfitto sarebbe stato umiliato facilmente, e immediatamente presentò un’accusa contro di lui per tentata corruzione della giustizia. La battaglia fu combattuta principalmente attraverso i Mémoires, o rapporti pubblicati dalle parti avverse, e in essi il successo di Beaumarchais fu totale. Per la vivacità dello stile, la satira fine e lo spiccato humour, il suo famoso Mémoires, non è mai stato sorpassato. Perfino Voltaire fu costretto a invidiare che Beumarchais fu abbastanza abile a fare il suo caso di applicazione universale. Egli stava attaccando il parlamento attraverso uno dei suoi membri, e il parlamento era il corpo universalmente detestato formato dal cancelliere Maupeou. I Mémoires furono, perciò, acclamati con generale delizia; e l’autore, dall’essere forse l’uomo più impopolare in Francia, divenne immediatamente l’idolo delle persone. La decisione andò contro Beaumarchais. Il parlamento condannò sia lui sia Mme Goezman alla degradazione civica, mentre suo marito fu obbligato ad abbandonare la sua posizione. Beaumarchais fu costretto a grandi ristrettezze, ma ottenne la restituzione dei suoi diritti in due anni, e infine trionfò sulla sua avversaria Le Blanche.
Le missioni per il Re
Durante pochi anni successivi fu ingaggiato dal servizio segreto del re. Una delle sue missioni fu in Inghilterra per distruggere i Mémoires secrets d'une femme publique in cui Charles Theveneau de Morante attaccava Mme Du Barry. Beaumarchais fermò questo trattato, e bruciò tutta la stampa a Londra. Un’altra spedizione in Inghilterra e in Olanda per sequestrare un opuscolo che attaccava Maria Antonietta portò a una serie di incidenti più sbalorditivi degli intrighi nelle stesse azioni di Beaumarchais, ma il suo cliente doveva essere ricevuto con cautela. Beaumarchais inseguì il diffamatore in Germania e lo raggiunse in una foresta vicino Neustadt. Dopo una lotta, aveva in fine ottenuto il possesso del documento quando fu attaccato dai briganti. Sfortunatamente la ferita che dichiarò di aver ricevuto in questa lotta fu provata essere auto-inflitta. Il governo austriaco considerò Beaumarchais un sospetto giustificato dalle circostanze. Fu imprigionato per qualche tempo a Vienna, e rilasciato solo dopo aver ricevuto spiegazioni da Parigi.
Aiuto alle colonie americane
Le sue varie visite in Inghilterra lo portarono ad avere un profondo interesse per l’incombente battaglia fra le colonie americane e la madre patria. Le sue simpatie erano interamente con le prime; e grazie ai suoi instancabili sforzi ebbe successo nell’indurre il governo francese a dare agli Americani un’ampia, sebbene privata, assistenza in denaro e in armi. Egli stesso, in parte di suo proprio conto, ma soprattutto come agente dei governi Francese e Spagnolo, ebbe un enorme traffico con l’America. Sotto il nome di Rodrigue Hortalez et Cie, adoperò una flotta di quaranta vascelli per fornire aiuto agli insorti.
Il Barbiere di Siviglia e Le Nozze di Figaro
Durante lo stesso periodo scrisse le sue due famose commedie. La prima Il Barbiere di Siviglia, dopo una proibizione di due anni, fu messa in scena nel 1775. La prima rappresentazione fu un fallimento completo. Beaumarchais aveva sovraccaricato l’ultima scena con allusioni a fatti del suo caso e tutta l’azione del pezzo era lavorata e pesante. Ma egli tagliò e rimodellò il pezzo in tempo per la seconda rappresentazione, dove ottenne un successo completo. Gli intrighi che erano necessari per ottenere una licenza per la seconda e più famosa commedia, Le Nozze di Figaro, sono assai divertenti, e gettano molta luce sul mutevole stato del sentimento pubblico al tempo. La commedia fu completata nel 1778, ma l’opposizione di Luigi XVI, l’unico a vedere le sue pericolose tendenze, non fu superata fino al 1784. La commedia ebbe un successo senza precedenti. Il personaggio principale di entrambe le opere, Figaro, è una concezione completamente originale: infatti Beaumarchais, tracciò un ritratto di se stesso nell’intraprendente avventuriero, che, per la mescolanza di arguzia, sagacia, gaiezza e riflessione filosofica, non può essere ingiustamente classificato con Tartuffe. Ai lettori inglesi le commedie di Figaro sono generalmente note attraverso i loro adattamenti nella grande opera di Mozart e di Rossini; ma in Francia esse desiderano la popolarità mantenuta come parti di finzione. Il successo de Le Nozze di Figaro fu aiutato dai metodi di auto-pubblicità capiti così bene da Beaumarchais. Il ricavato delle quindici perfomance fu devoluto in beneficenza. Questa scelta provocò numerosi epigrammi.
La perdita della reputazione
Beaumarchais ebbe l’imprudenza di ricambiare con personalità che furono denunciate dai suoi nemici per essere state zelanti contro il re e la regina. Fu imprigionato per un breve periodo da un ordine regale nella prigione di St. Lazare. Brillante libellista come era, stava infine per incontrare più del suo avversario. Iniziò a difendere la compagnia dell’ “Eaux de Paris”, in cui aveva un grande interesse, contro Mirabeau, e attirò su di sé un’ingiuria a cui non poteva dare risposta. La sua reale influenza era andata da quella data (1785-1786). Poco tempo dopo fu violentemente attaccato da Nicolas Bergasse, che egli citò per diffamazione di reputazione. Vinse la sua causa ma la sua reputazione era stata danneggiata nella guerra del libello. Le successive produzioni di Beaumarchais, l’enfatica opera Tarare (1787) e il dramma La Mère coupable (1792), che fu molto popolare, non sono in nessun modo degne del suo genio.
La fine
Con i suoi scritti, Beaumarchais contribuì molto, sebbene abbastanza inconsciamente, ad affrettare gli eventi che portarono alla Rivoluzione. Difficilmente sembra essere stato un repubblicano, e il nuovo stato degli affari non gli giovò. La cosa straordinaria è che la società parodiata ne Le Nozze di Figaro era la più veemente negli applausi. La corte lo considerò come una commedia giustamente caratterizzata da Napoleone come “la rivoluzione già in azione” apparentemente senza sospetto del suo vero carattere. La sua popolarità era stata distrutta dagli affari Mirabeau e Bergasse, e la sua grande ricchezza lo espose all’ostilità degli invidiosi. Una speculazione a cui partecipò, per rifornire la Convenzione con fucili dall’Olanda, risultò un dannoso insuccesso. Fu accusato di nascondere armi e grano in casa sua, ma quando la sua casa fu perquisita non fu scoperto niente, soltanto alcune migliaia di copie dell’edizione (1783-1790) dei lavori di Voltaire che aveva stampato nella sua stampa privata a Kehl, nel Baden. Fu accusato di aver tradito la repubblica e fu imprigionato all’Abbaye il 20 Agosto 1792. Una settimana dopo fu rilasciato per intercessione di Mme Houret de la Marinière, che era stata sua amante. Si rifugiò in Olanda e in Inghilterra. Le sue memorie, intitolate Mes six époques, che espongono minuziosamente le sue sofferenze sotto la repubblica, non sono degne del periodo Goezman. Il suo coraggio e la sua felice indole non lo abbandonarono mai, sebbene fosse tacciato come agente della Convenzione in Olanda e in Inghilterra, mentre a Parigi fu proscritto come un emigré. Ritornò a Parigi nel 1796, e morì lì, improvvisamente, il 18 Maggio 1799.