Il Duomo di Foligno dedicato a San Feliciano è una vera scoperta culturale, una sovrapposizione di stili delle epoche vissute da questo importante luogo di culto.
L’esterno dell’edificio
La facciata principale si presenta con i restauri del 900 con una semplice architettura a capanna. Al disopra del portale si trova una loggetta cieca in cui si aprono monofore sorrette da colonnine e da due bifore. Il rosone di foggia romanica ha tra i simboli gli evangelisti ed è sovrastato dal mosaico Cristo in trono tra i santi Feliciano e Messalina in cui si trova anche l'immagine di papa Leone XIII che ha commissionato l’opera.
La facciata laterale su Piazza della Repubblica si configura così come se fosse una chiesa a sé stante, la fascia inferiore, fino al cornicione, presenta un paramento a filari in pietra bianca e rossa, su cui si aprivano tre porte che nel medioevo corrispondevano a navate. Il portale centrale mostra un disco solare nella lunetta; nella facciata interna degli stipiti si trovano i rilievi con l'Imperatore Ottone IV di Brunswick e papa Innocenzo III, mentre il giro interno dell'arco è decorato dai Simboli degli evangelisti e i Segni dello zodiaco.
L'interno neoclassico e barocco
L’interno della cattedrale stupisce molto e procedendo verso l’altare sbalordisce.
La struttura a croce latina con navata unica e due campate coperte da volte a crociere e arco a tutto sesto è di gusto neoclassico, ma l’altare maggiore è la riproduzione del baldacchino del Bernini in San Pietro.
Questo omaggio al Bernini stupisce non solo per l’unicità ma soprattutto per la fattura, certo più piccolo ma non di inferiore qualità, le colonne tortili sono in legno e non in bronzo ma decorate a perfezione, tanto che per meglio ammirare l’opera del Bernini conviene andare a Foligno nella pace di questa cittadina non invasa da turisti.
Ma i busti di Bartolomeo e di Diana Roscoli sono attribuiti al Bernini.
L’abside è costituita da un corpo quadrangolare coperto da volta vela e da uno semicircolare, entrambi decorati dagli affreschi e dagli stucchi di Francesco Mancini: nella volta Apoteosi di san Feliciano (1723) e nel catino il Trionfo della religione (1722).
Oltre a questa grande sorpresa si possono ammirare:
- Altare della Madonna (primo a destra), con la pala della Morte della martire folignate Messalina, del 1850
- Altare della Sacra Famiglia, (secondo a destra), con la pala Sacra Famiglia con il Battista e Dio Padre, del 1779
- Altare di San Feliciano (secondo a sinistra), con la pala San Feliciano libera Foligno dalle piaghe; tra il primo e il secondo altare un affresco quattrocentesco con la Crocifissione e santi di scuola locale;
- Altare del Battesimo di Cristo (primo a sinistra), con la pala Gesù battezzato da san Giovanni Battista.
Sopra l'altare del transetto destro, si trova un Crocifisso quattrocentesco e un San Francesco orante; fra la prima e la seconda campata della navata, si nota in una nicchia chiusa la statua argentea di San Feliciano vescovo in trono, del 1732-1733 su un piedistallo più antico.
Nel braccio sinistro si trova invece l'accesso alla cinquecentesca cappella Iacobilli, affrescata da Vespasiano Strada con due Storie di san Feliciano e, sopra l'ingresso, il Miracolo di san Martino di Baldassarre Croce.