Nel 1651 un editore musicale inglese, John Playford, dette alle stampe un manuale destinato ad avere un enorme successo soprattutto nei due secoli successivi: “The English Dancing Master“, Il maestro di danza inglese. In esso vi si trovavano delle brevi istruzioni per un centinaio di danze “country”. Il titolo era probabilmente anche un po’ provocatorio dato che i migliori maestri di danza dell’epoca erano tutti francesi o italiani.
I balli country erano molte apprezzati tra la ricca società inglese, annoiata dalle complicate coreografie barocche difficili da imparare ma, contrariamente a quanto si può credere, la maggior parte di queste musiche aveva visto luce nell’ambiente colto e raffinato del secolo elisabettiano mentre le danze trovavano la loro origine tra le danze italiane rinascimentali e le danze popolari inglesi.
La Mantovana edita da John Playford alla quale si ispirò Branduardi per "La fiera dell'est"
Inizialmente sottoposto a censura dal regime di Cromwell, il manuale ebbe subito un grande successo. In un ballo a Whitehall, il 31 dicembre 1662, re Carlo II Stuart danzò secondo le istruzioni di Playford davanti a Samuel Pepys che citò l’avvenimento nel suo diario.
André Lorin che aveva visitato l’Inghilterra sul finire del XVII secolo, di ritorno in Francia portò con se il manuale di Playford e lo donò a Luigi XIV.
Dopo la morte di John Playford, al cui funerale partecipò l’amico Henry Purcell, il manuale fu ristampato più volte ad opera del figlio Henry che rinnovò musiche e sequenze, lasciando fuori molte di quelle pubblicate dal padre per introdurne di nuove più adatte alla moda del giorno e ai costumi di una società già profondamente cambiata.
Le ultime edizioni furono curate dal liutaio John Young fino al 1728 ma le danze di Playford, ormai entrate prepotentemente nella cultura europea, ebbero uno straordinario successo fino a buona parte del XIX secolo.
Nel 1909 il manuale di Playford fu rispolverato dal musicologo Cecil Sharp che dette alle stampe diversi libri dedicati alle danze “Country”.
Le danze
Secondo gli studiosi, Playford fu aiutato nel suo lavoro di catalogazione da sei o otto collaboratori. Molte delle musiche del catalogo affondano le loro radici nella tradizione popolare inglese e italiana ma alcune furono appositamente composte per il manuale mentre altre furono attribuite allo stesso Playford, per quanto oggi, questa ipotesi, pare sia da scartare.
Una "english country dance" tra le più amate e popolari
Le danze presentano una descrizione per “longways as many as will” che tradotto sta per “lunghe file per quanti si vuole”. Le danze descritte nel manuale sono danzate da “set” di due o tre coppie che dopo 24 o 32 battute si trovano scambiate di posto e sono pronte a ripetere la sequenza precedente con partner diversi. Ogni danza è illustrata con un'immagine che mostra i posizionamenti spaziali dei ballerini, la notazione musicale e la descrizione verbale di passi e figure.
Mr. Beveridge's Maggot, country dance tratta dal manuale di Playford del 1651 qui nel film "Emma" del 1996