Nasce nel 1657 a Parigi in seno ad una famiglia di ben quindici figli e presto il padre, sarto di mestiere, lo fa studiare come musicista rimanendo a cantare fino al 1672 presso la cappella di St.Germain l'Auxerrois.
Contemporaneo di prestigiosi compositori, quali Jean Baptiste Lully e François Couperin diventa maestro di clavicembalo della famiglia reale, in particolar modo della figlia di Luigi XIV accumulando nel corso degli anni una lunga serie di cariche musicali che conservò fino alla sua morte nel 1726, come quella di direttore di cappella reale.
Nonostante non sia mai stato insignito del titolo ufficiale di compositore di corte, la sua musica era presente a sottolineare ogni momento della giornata del re e del suo seguito: compose infatti una grande quantità di balletti, divertissemant per i momenti di svago della corte e le Symphonies pour le soupers du roi, annoverabili tra le sue opere più riuscite.
Le Soupers du Roi
Al contrario del suo predecessore Luigi XIV, per il quale tutti i pasti erano rigorosamente pubblici, anche in caso di indigenza fisica, Luigi XV prese l'abitudine di mangiare sovente nei suoi appartamenti, in compagnia di pochi intimi e in modo informale, senza rispettare la ferrea etichetta e il ripetitivo cerimoniale che era stato imprescindibile per i Couvert del Re Sole. Il re è un buongustaio e non disdegna di mettere egli stesso le mani in cucina. Il pasto, e soprattutto quello serale, che viene consumato intorno alle 22 e si protrae fino a tarda ora, perde il suo ruolo sociale e politico, ennesima occasione di venerazione del sovrano voluto da Dio, e diventa piacere privato.
Symphonies pour les Soupers du Roy, 5ºSuite La Grande Piéce Royal
In questo clima rilassato c'è spazio per i giochi di società, piccole pièce teatrali, declamazione di poesie ed aneddoti, che intercalano la cena e coinvolgono i commensali stessi, ma soprattutto per la musica.
Come già il suo predecessore Luigi XV sceglie personalmente i brani che saranno eseguiti durante il pasto dalla regale orchestra, i Petits Violons istituiti da J.B.Lully e presenti in ogni momento pubblico della vita di corte.
Michele-Richard Delalande fu il maggior compositore di questa musica di circostanza, producendo più di 15 Symphonies dal carattere variegato: dal più intimista, per i pasti in compagnia dei membri della famiglia reale e dell'entourage più prossimo al sovrano, fino al più solenne, caratterizzato dall'uso degli ottoni e dei timpani, per i momenti più formali e per la celebrazione di eventi particolari.
Tuttavia, Delalande deve la sua notorietà al di fuori di Versailles all'Opera-Ballet Les elements, ispirata allo stile lulliano e ai virtuosisimi del belcanto italiano.
Il suo indiscusso capolavoro e il vertice della sua produzione è però, senza alcun dubbio, il ciclo di 80 Grandi mottetti, composti per essere eseguiti nella Cappella Reale ed indirizzati a coro, orchestra, soli ed organo.
Nella complessità e nell'audacia armonica di queste imponenti costruzioni musicali si ritrova la formazione organistica di Delalande, che fu in gioventù maestro di cappella e di coro in numerose chiese di Parigi.
Dai Grand Motets, De Profundis