Origine della giostra di Foligno
Il 10 febbraio del 1613, in occasione del carnevale, cinque giovani nobili si sfidano a Foligno in una giostra nella Piazza Grande gremita di folla, con le lance devono colpire una statua di legno, detto Quintana, per risolvere la seguente questione:
Un cavalier d’onore ha maggior “contento”, nel mantenere un buon rapporto con il Principe o nel conservare il favore di bellissima e gentilissima dama?
La domanda attende ancora risposta.
La giostra viene così istituita dai primi cinque nobili che si sono iscritti due giorni prima: il signor Pietro Marcelli, col finto nome di Cavalier Turco; il signor Gio.Antonio Beccafumi, Cavalier Moro; il signor Cesare Barnabo, Cavalier Confidente; il signor Pier Agostino Unti, Cavalier Saggio; il si-gnor Bartolomeo Gregori, Cavalier Fidele.
Dalle memorie conservate sappiamo che il primo vincitore fu il cavalier Fidele.
La Quintana Moderna
Nel secondo dopo guerra Foligno riscostruiva dalle macerie e in questa prospettiva la Società di Mutuo Soccorso fra operai, agricoltori ed altri cittadini in Foligno per celebrare l’85° anniversario della sua fondazione accetta la proposta di Emilio De Pasquale di riprendere un’antica competizione equestre in costume d’epoca: la corsa alla Quintana effettuata in Foligno il 10 Febbraio del 1613, in occasione del Carnevale, descritta in ogni particolare dal cancelliere di quel tempo, Ettore Tesorieri.
Con il tempo la Quintana ha cambiato la forma organizzativa rimanendo però sempre fedele agli esordi e cercando rispettare sempre meglio la storicità dell’evento del 1613.
Il Campo dei Giochi, a giugno e settembre, vede partecipare i 10 rioni di Foligno al palio che si sfidano, un cavaliere per rione corre nella pista al galoppo per infilzare con la lancia l’anello tenuto dalla Quintana in legno. Deve infilzarla 3 volte nel minor tempo possibile per 3 tornate diverse che vedono l’anello restringersi fino a 5 centimetri di diametro.
Cavalieri e cavalli si allenano tutto l’anno per questo spettacolo mozza fiato, quando il cavaliere inizia il galoppo tutto lo stadio trattiene il respiro fino alla fine.
Ogni cavaliere per l’occasione assume un “nome finto”, un nome di gara che lo identifica: Il Gagliardo corre per il rione Ammanniti; l’Ardito per il rione Badia; il Pertinace per il rione Cassero; il Furente per il rione Contrastanga; il Fedele per il rione Croce Bianca; l'Animoso per il rione Giotti; il Generoso per il rione La Mora; il Baldo per il rione Morlupo; il Moro per il rione Pugilli, l’Audace per il rione Spada.
I rioni di Foligno
La denominazione dei dieci Rioni ricalca sostanzialmente quella di una parte dei diciassette Rioni in cui Foligno è stata suddivisa tra il XIII e il XVIII secolo, mentre le relative insegne sono tratte da fonti iconografiche elaborate nella tarda età moderna.
I Rioni attuali sono Ammanniti, Badia, Cassero, Contrastanga, Croce Bianca, Giotti, La Mora, Morlupo, Pugilli, Spada. I diciassette Rioni storicamente accertati erano invece i seguenti: Abbadia, Ammanniti ,Borgo, Campi , Cipischi, Contrastanga, Croce, Falconi, Feldenghi, Franceschi, Giotti, Menacoda, Mora, Piazza vecchia, Pugilli, Spada, Spavagli.
Il Rione è l’insieme dello spazio urbano e delle sue componenti umane di varie distinzioni sociali, ognuno dei quali ha la propria storia intessuta sia nella parte urbana e monumentale di Foligno, sia nella parte operativa per quanto concerne la Manifestazione nella sua globalità.
Lo Statuto dell’Ente ne regola la struttura; le varie Commissioni seguono i lavori, che possono ripartirsi nei settori: parte equestre; taverne; costumi; addobbi e illuminazione; manifestazioni collaterali, preparazione per il corteo. Il lavoro è atto di volontariato.
Ogni Rione è amministrato da un Consiglio rionale eletto dall’assemblea dei contradaioli e composto da 15 membri. Il Consiglio rionale elegge tra i propri componenti il Priore, al quale viene attribuita la rappresentanza legale del Rione anche nei confronti dell’Ente.
I costumi della Quintana di Foligno
I rioni si differenziano per tanti aspetti ed uno dei più spettacolari è la magnificenza dei costumi.
Gli abiti sono di stile spagnolo compreso negli anni dal 1580 al 1620 e sono creati partendo da quadri, e documenti originali del territorio di Foligno che era sotto dominio pontificio.
Le stoffe sono di altissimo livello così come la cura dei dettagli, le linee fondamentali per la donna si attengono al corpetto aderente, ad una modesta scollatura, alla gonna a cono o più morbida, all’italiana. I gioielli sono creati dai migliori orefici della città, le calzature hanno sopratacchi che arrivano anche a 15 cm.
Il nobile indossa di preferenza il calzone all’italiana, ma non è escluso quello “tiraccato” a palloncino mentre il farsetto o giustacuore è segnato in vita da baschine di varia lunghezza, le maniche sono di vario taglio, come anche le contromaniche. Cappe, mantelli, zimarre e roboni completano il costume maschile.
Tutto è armonico, tutto è storico e studiato.
IL corteo storico della Quintana
Il corteo storico della Quintana di Foligno è un grande evento aperto al pubblico che precede la gara. I rioni sfilano in corteo per la città con un effetto scenico unico, prima i cavalli, poi i nobili e le dame con ancelle e fanti, tamburini e sbandieratori infine carri spettacolari.
Apre il Gruppo detto Politico, ovvero il priore con il Consiglio e il suo seguito di valletti. Segue il Gruppo detto Nobiliare, nel quale figurano gentiluomini, le Dame e la Dama di Giostra, con il seguito di paggi e valletti.
IL carnevale
L’Ente Giostra che organizza e coordina tutte le attività ha dato nuovo impulso anche al carnevale che si intreccia con i ludi pubblici per il Santo il 24 gennaio. Il carnevale a Foligno è cosa antica, festeggiato soprattutto nel seicento e settecento continua anche per tutto il XIX secolo.
Il carnevale si svolge in tre giorni scanditi in appuntamenti ben circostanziati:
• Esposizione della Statua della Quintana;
• Apertura di alcune taverne;
• Festa in un Palazzo nobile;
• Festa in Piazza o nelle vie della città.
Nel corteggio sono presenti la Magistratura dell’Ente e la Magistratura della Città, priori e gentiluomini, valletti, trombettieri e tamburini. E’ presente anche il Cavaliere vincitore della Giostra di settembre, che riceve in dono simbolico la lancia d’oro spezzata, da parte del Primo magistrato di Foligno, il Sindaco.
Nelle taverne ha luogo una degustazione di piatti tipici secenteschi ed una serie di momenti rievocativi in costume mentre nel Palazzo nobile, con Dame e Gentiluomini, in abiti sfarzosi, si intrecciano danze e si ascoltano musiche d’epoca eseguite dal vivo, ci si diverte con intrattenimenti tipici di queste occasioni.
In Piazza grande ancora danze, fuochi di artificio, varie festevolezze, fuochi di artificio ed offerta gratuita di dolci e di vino.
La Cena Grande
La Cena Grande, ovvero l'opportunità per ritrovarsi insieme ed aprire in modo ufficiale gli eventi dell'anno. Come dice il nome, una grande conviviale che ruota intorno all'essenza più vera della manifestazione più importante della città: lo stare insieme in nome dei valori quintanari: concordia, passione, aggregazione e sano agonismo.
IL gareggiare dei Convivi
Oltre la giostra l’altra attesa competizione tra i rioni è il Gareggiare dei Convivi. I rioni, 5 nel mese di giugno e 5 nel mese di settembre allestiscono dei banchetti in un nobile palazzo e si sfidano sull’arte culinaria, enologica e conviviale.
La gara è severamente monitorata da esperti nazionali che severi danno voti per proclamare il vincitore. La ricerca storica, filologica e conviviale sono le ricette di questo evento unico al mondo, tra musici, attori e spettacoli.
Due sono i vincitori nelle due tornate di giugno e settembre che gareggeranno ancora il febbraio per proclamare il rione vittorioso.
Duomo di Foligno Convivio funebre barocco Convivio Nuziale barocco