Nel Luglio 1678 il primo ministro Colbert organizza un grandioso banchetto per Luigi XIV nel parco di Versailles: gli architetti di corte trasformano la festa in una mirabolante rappresentazione teatrale.
Uno di questi tavoli rappresentava una montagna, nella quale, all’interno di caverne dalle fogge disparate, si intravedevano vivande fredde di ogni tipo; un altro si ergeva a guisa di un palazzo con la facciata di marzapane e pasta zuccherata. Uno era carico di piramidi di frutta secca candita; un altro di un’infinità di recipienti, colmi di ogni sorta di liquori; l’ultimo era tutto formato da creme caramellate.
Tutti i tavoli, le cui superfici erano ingegnosamente divise in vari riquadri, erano ricoperti di un’infinità di delicatezze, disposte in modo del tutto originale: ovunque c’erano addobbi di rami e ghirlande di fiori, ed una era sorretta da alcune Baccanti.
Fra i tavoli c’era un tappeto di spuma verde, sulla quale, dentro a un vaso, si vedeva un alberello d’arancio dai frutti canditi: ad ogni arancio stavano accanto altre due piante di diversa specie, anch’esse coi frutti canditi. Nel bel mezzo dei tavoli zampillava un getto d’acqua, alto più di trenta piedi, con una cascata dal gradevole scroscio.