Breve storia del Punch
Sul finire del XVII secolo dall’Olanda e dall’Inghilterra si diffonde in Europa una bevanda di origine indiana, chiamata « punch» da puntsche (cinque). Una bevanda alcolica e composta da una mescolanza di cinque prodotti riscaldati: succo di limone, infuso di tè, zucchero, noce moscata e arrak, acquavite ottenuta dal riso. Il punch olandese era il più inebriante, in quanto la sua ricetta era stata trasmessa fedelmente dai marinai, che avevano soggiornato a lungo nei porti del Bengala.
Quello inglese, assai meno forte, ci è de scritto dal Furetière nel suo celebre e di scusso Dizionario Universale, dove alla voce «boule-ponce» si legge: bevanda inglese. Si ottiene con una “chopine” di acquavite, una “pinta” di limonata, noce moscata e qualche galletta da marinaio, tostata e pestata, e si scuote tutto insieme fino a che i liquori siano mescolati.
Il nocino
Ingredienti: noci, 6 kg; alcool a 95°, 20 Lt; zucchero bianco raffinato, 13 kg; vino rosso, 8,50 Lt; boccioli di rosa essiccati, 50 gr; stecche di cannella, 45 gr; chiodi di garofano, 50 gr; la scorza di 750 gr di limoni verdi, freschissimi; acqua, 2,5 Lt.
Raccolte le noci, ad ogni buon conto lavatele accuratamente; poi, muniti di un paio di guanti di gomma e di un ampio grembiule, tagliuzzatele e pestatele accuratamente, con tutto il mallo.
In uno o più contenitori di vetro con chiusura ermetica mettete le noci così pestate, le scorze dei limoni, metà dose dei chiodi di garofano e della cannella e versatevi sopra l'alcool.
Mettete i vasi in un luogo soleggiato e, ogni tanto, scuoteteli; poi, la sera, ritirateli in casa e il mattino dopo riesponeteli al sole.
Andate avanti così per 40 giorni.
Al termine di questo periodo separate l'alcool dalla parte solida, frullate quest'ultima e riaggiungetela all'alcool. Subito dopo, con vino, acqua, chiodi di garofano e cannella rimasti, e zucchero, a fuoco bassissimo, preparare lo sciroppo; far bollire per cinque minuti e lasciar raffreddare. Appena freddo unirlo all'alcool e alle noci. Tappare ermeticamente, scuotere accuratamente e riprendere l'esposizione al sole (ritirando la notte) per altri dieci giorni.
Adesso potete filtrare il tutto, spremere accuratamente la parte solida, mescolare accuratamente, rifiltrare tutto e imbottigliare in vetro scuro, possibilmente tappando con sughero e coprendo il tappo con ceralacca.